Rifiuti in strada
interviene Sigea L’abbandono dei rifiuti lungo le strade è reato punibile con sanzioni amministrative e penali! Accolta
la richiesta della Società Italiana di Geologia Ambientale! Antonello
Fiore (Presidente Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale) : “Ascoltate dal Governo le proposte avanzate dalla Società
Italiana di Geologia Ambientale di inasprire le pene nei confronti di chi
abbandona i rifiuti per strada. Come Società Italiana di Geologia Ambientale
avevamo avanzato proposte durante la discussione parlamentare, che portò
all’entrata in vigore nel dicembre 2024 del Nuovo Codice della Strada. Avevamo
apprezzato l’emendamento, nell’ambito della discussione in Commissione
parlamentare sulle modifiche al Codice della Strada, che prevede un
inasprimento delle pene con il ritiro della patente per chi abbandona un
animale e avevamo proposto che la sanzione amministrativa interdittiva della
sospensione o della revoca della patente di guida, potesse essere prevista
anche per chi abbandona rifiuti lungo le strade e nelle campagne”. “Esprimiamo piena condivisione con la
scelta del Governo di prevedere nel decreto legge 8 agosto 2025, n. 116
l’armonizzazione della disciplina del Codice della Strada con la disciplina di
illeciti amministrativi e penali in caso di reati ambientali, con particolare
riferimento all’inasprimento delle sanzioni, comprese quelle interdittive, per
gli automobilisti che approfittano della strada per abbandonare rifiuti di ogni
genere. Ci soffermammo in particolare sull’abbandono dei rifiuti lungo le
strade, fenomeno che deturpa l’ambiente e il paesaggio, crea problemi igienico
sanitari, crea complicanze amministrative ed economiche circa le competenze per
la rimozione; in sostanza “affligge” il decoro del territorio e della maggior parte
della popolazione che lo abita e lo rispetta". Lo ha affermato Antonello Fiore, geologo, Presidente
Nazionale della Società Italiana di Geologia Ambientale. Era
la Società Italiana di Geologia Ambientale ad avere chiesto l’inasprimento
delle pene con motivazioni precise. “Scrivendo all’Onorevole
Gava avevamo apprezzato l’emendamento, nell’ambito della discussione in
Commissione parlamentare sulle modifiche al Codice della Strada, che prevede un
inasprimento delle pene con il ritiro della patente per chi abbandona un
animale – ha continuato Fiore - e avevamo proposto che la sanzione
amministrativa interdittiva della sospensione o della revoca della patente di
guida, potesse essere prevista anche per chi abbandona rifiuti lungo le strade
e nelle campagne. In quella circostanza ci fu comunicato che si sarebbe avviato
un consulto con Ufficio legislativo per quanto concerne la modifica del Codice
della Strada, al fine di valutare un intervento di sensibilizzazione per
contrastare l’abbandono dei rifiuti per strada". E dall’8 Agosto l’abbandono dei rifiuti lungo le strade è reato ambientale con
sanzioni amministrative e penali! “Con la
pubblicazione lo scorso 8 agosto del decreto legge n. 116 “Disposizioni urgenti
per il contrasto alle attività illecite in materia di rifiuti, per la bonifica
dell'area denominata Terra dei fuochi, nonché in materia di assistenza alla
popolazione colpita da eventi calamitosi” l’abbandono dei rifiuti lungo le
strade è considerato reato ambientale e pertanto soggetto a severe sanzioni per
chi, ripreso da telecamere comunali, autostradali o private, è sorpreso ad
abbandonare rifiuti lungo le strade. Le sanzioni sono molto severe con multe,
sospensione della patente e, nei casi più gravi, l'arresto. Riteniamo che
per arginare il fenomeno dell’abbandono dei rifiuti lungo le strade o nelle
campagne è indispensabile la collaborazione tra numerosi attori. Un fenomeno
questo che oltre a creare inquinamento – ha concluso Fiore - deturpa il
territorio e il paesaggio, dando l’impressione che un qualsiasi luogo possa
trasformarsi in una “discarica a cielo aperto”. Servono azioni che garantiscano
una gestione quotidiana ed efficace dei servizi di raccolta e smaltimento dei
rifiuti, ma anche accrescere la prevenzione e repressione attraverso sanzioni
deterrenti significative che incidono fortemente sulla vita sociale e
lavorativa di chi commette questo tipo di reato ambientale, come quelle
giustamente introdotte di recente dal Governo. Ogni azione
pensata per la deterrenza e la repressione deve essere accompagnata da campagne
d’informazione, di sensibilizzazione ed educazione ambientale per promuovere il
rispetto delle regole comuni e l’attaccamento al territorio che tanto incide
sulla nostra salute e benessere. Per questo riteniamo che debbano essere
previste e finanziata anche nuove campagne di sensibilizzazione e di educazione
ambientale rivolte ai cittadini per incidere sui comportamenti individuali e
collettivi in modo da accrescere il senso di appartenenza ai territori,
promuovendo la partecipazione attiva nella cura dei beni e degli spazi comuni. Siamo
convinti che le azioni di prevenzione e repressione dei reati ambientali
associata ad attività di educazione ambientale rappresentino la principale leva
di cambiamento, per un generale aumento di consapevolezza e di partecipazione
da parte di tutta la popolazione, a partire dai più piccoli”. |