MONZA - dal 30 novembre 2024 - “La ballerina e le
aeropittrici futuriste” a cura di Massimo Duranti e Andrea Baffoni Titolo della mostra: “La ballerina e le aeropittrici futuriste” a cura di Massimo Duranti e Andrea Baffoni Spazio espositivo: LeoGalleries, via De Gradi 10, Monza Periodo: dal 30 novembre 2024 all’11 gennaio 2025 Inaugurazione: sabato 30 novembre ore 17.30 con intervento critico di Massimo Duranti e Andrea Baffoni Orari di apertura: mar-sab 10:00/13:00 – 15.00/19.00 Il nome di Tato è legato a doppio filo all’aeropittura
futurista: non solo ne firmò il Manifesto nel 1931, ma fu anche uno dei più
attivi protagonisti della scena artistica. L’aereo, negli anni Trenta, riassume
in sé l’idea di dinamismo, velocità, energia che, nei primi due decenni del
secolo, era rappresentata da treno e automobile. Lo stesso Tato lo definisce
“l’angelo meccanico moderno”. "Guglielmo Sansoni, in arte Tato”, scrive
Massimo Duranti, “fu certamente artista poliedrico, ma dalla spiccata
sensibilità per i linguaggi dell'avanguardia futurista, come evidenziato in
questa mostra che mette insieme opere di differente tecnica e stile accanto
alle sorprendenti futuriste sempre capaci di stupire con la loro innata
creatività" Proprio per sottolineare questo aspetto, LeoGalleries propone
alcune carte di Tato con aerei in volo affiancate ad un olio apparentemente più
tradizionale: La ballerina. Il movimento meccanico è messo a confronto con
quello umano, le ali degli aeroplani con gli svolazzi piumati del tutù, la
dettagliata descrizione paesaggistica del volo con un palcoscenico asciutto,
dichiaratamente astratto e privo di riferimenti reali, i toni
verdi-azzurri-grigi dell’aria aperta con le atmosfere brune degli interni. A unire le due ottiche, la danza. Nel cielo, quella del mezzo
meccanico e sulla terra quella del corpo umano entrambe osservate da una
posizione rialzata e filtrate dalla distorsione. Ad affiancare questo insolito accostamento, altre visioni di
volo in una declinazione tutta al femminile: Barbara, Marisa Mori e Leandra
Angelucci. Barbara (Olga Biglieri) infonde nella pittura la sua esperienza
di donna moderna, indipendente e di aviatrice, creando un linguaggio fatto di
movimento, linee, colori, prospettive. La sua parabola futurista è di breve
durata ma intensa: abbandona il gruppo in aperto contrasto con l’ideologia
maschilista e bellica tipica del Movimento. Anche Marisa Mori, allieva di Casorati, si avvicina al Futurismo
per un periodo di tempo limitato, discostandosene poi in seguito all’emanazione
delle leggi razziali. La sua ricerca si fonda sulla scomposizione delle forme,
prediligendo le linee curve per infondere ritmo alla composizione. Leandra Angelucci, vicina a Gerardo Dottori e agli ambienti
futuristi umbri, firmò nel 1939 il Manifesto di Aeropoesia futurista umbra, e
si espresse con varie tecniche (“Dipingevo cose strane”, disse lei stessa),
sconfinando spesso nelle arti applicate. In mostra sarà presente anche una selezione di ceramiche
futuriste degli anni Trenta di Nicolay Diulgheroff e, in armonia con il clima
natalizio, un “panettone” futurista di Cesare Andreoni e alcuni lavori
dell’artista milanese. BIOGRAFIE Tato (Guglielmo Sansoni,
1896-1974) inizia da autodidatta, occupandosi di pittura, fotografia,
scenografia e regia, avvicinandosi al Futurismo nel 1918. Nel 1920 organizzò un
finto funerale per “morire” come Guglielmo Sansoni e rinascere come Tato
futurista. Stringe amicizia con Marinetti e nel 1929 firma il Manifesto
dell’Aeropittura. Barbara (Olga
Biglieri, 1915-2002) è pittrice, aviatrice e giornalista. frequenta gli
ambienti futuristi di Novara, dai quali si allontana in seguito in seguito alle
affermazioni contenute nel Manifesto, ritenute “maschiliste e dittatoriali”. Marisa Mori (1900-1985),
inizia come allieva di Felice Casorati per poi avvicinarsi a Tullio d’Albisola,
Fillia e Diulgheroff. Alla fine degli anni Trenta se ne allontana in seguito
all’emanazione delle leggi razziali. Dal ’43 ritorna al figurativo e allo stile
di Casorati. Leandra Angelucci (1890-1981)
inizia a dipingere da autodidatta, avvicinandosi al Futurismo nel 1928. Nel
1932 conosce Gerardo Dottori. Dagli anni ’50 cambia radicalmente i soggetti dei
suoi dipinti. GALLERIA CIVICA G. SEGANTINI -
ARCO Arco, Palazzo dei Panni | Via
Segantini 9-17 Galleria: 0464 583653 Direzione: 0464 583608 |