Carcinoma del pene e del testicolo: l’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano punto di
riferimento europeo Dalla diagnosi precoce alle nuove strategie terapeutiche,
un approccio integrato per i tumori maschili rari Milano, 29 settembre 2025 - Un numero significativo
di pazienti si rivolge ogni anno all’Istituto Nazionale dei Tumori di Milano
per il trattamento di carcinomi del pene e del testicolo. Una realtà di
riferimento a livello nazionale dove diagnosi precoce, percorsi specialistici
integrati e terapie innovative offrono ai pazienti le migliori possibilità di
guarigione. I SEGNALI DA NON TRASCURARE Il
carcinoma del pene, malattia rara ma in crescita, può colpire anche pazienti
giovani, spesso a causa dell’infezione da HPV. “Se prima i casi comparivano dopo i 40 anni, oggi li
vediamo già intorno ai 30 – sottolinea Torelli –. Questo
perché l’infezione da HPV si trasmette più precocemente rispetto al passato,
legata a un inizio anticipato della vita sessuale e a una maggiore esposizione
a partner multipli. Di conseguenza, i tempi di latenza tra contagio e comparsa
della malattia si sono accorciati”. I
sintomi tipici includono lesioni sanguinanti o dolorose al glande, difficoltà
urinarie e linfonodi inguinali ingrossati. “Se trascurati, si rischiano interventi demolitivi con
conseguenze psicologiche significative”, aggiunge l’urologo. Il carcinoma del
testicolo è altrettanto seguito: “Se intercettato precocemente, la percentuale
di guarigione è altissima. Molti pazienti, a 15-20 anni dall’intervento,
conducono una vita normale”. INNOVAZIONE CHIRURGICA: LA ROBOTICA La
chirurgia robotica è ormai uno strumento essenziale nella gestione dei tumori
maschili. “Permette di rimuovere i linfonodi con incisioni minime e
grande precisione – evidenzia Torelli –. I
pazienti apprezzano la riduzione dell’impatto psicologico. In combinazione con
farmaci biologici e l’immunoterapia, rappresenta il futuro della chirurgia
oncologica”. Infine,
Torelli richiama l’attenzione sulla prevenzione: “Superare imbarazzi e tabù è
fondamentale. L’autopalpazione dei testicoli, la vaccinazione contro l’HPV,
l’uso del preservativo e il ricorso tempestivo allo specialista sono strumenti
semplici ma cruciali. In oncologia il tempo è tutto: arrivare presto alla
diagnosi può fare la differenza tra guarigione e un percorso molto più
difficile”. |