Aperto a Padova il
Congresso Nazionale Congiunto della Società Italiana di Mineralogia e
Petrologia e della Società Geologica Italiana. Ben 1000 scienziati si
interrogheranno sul futuro del Pianeta ma anche dello spazio. Domani interverrà
Sabrina Spich la più importante studiosa degli Oceani. Attesa anche per
l’intervento dell’astronauta Luca Parmitano! Le ricerche riguardanti
il ghiacciaio dell’Adamello Adolfo
Urso – Ministro del Made in Italy - :
"Le Geoscienze sono al centro delle sfide più urgenti del nostro tempo:
dalla sicurezza energetica alla gestione delle risorse idriche, dalla
mitigazione dei rischi naturali alla conoscenza delle materie prime critiche.
La gestione accurata e sostenibile delle risorse naturali rappresenta sempre
più una leva fondamentale per la crescita economica, l’indipendenza strategica
e la tutela del nostro pianeta. Il Governo si è impegnato molto in questi
ambiti e l’Italia ha fatto passi concreti in avanti. Nel 2025, ad esempio, è
stato approvato dal CITE il Programma nazionale di esplorazione, affidato a
ISPRA, che mira ad aggiornare e valorizzare la conoscenza delle nostre
georisorse attraverso strumenti moderni e un approccio rigorosamente
green!". Luca Zaia – Presidente della Regione
Veneto : "Le geoscienze ci insegnano a
leggere il tempo profondo della Terra a interpretare le dinamiche che modellano
il paesaggio, a proteggere le risorse naturali e a mitigare i rischi. Ma oggi
ci chiedono anche di essere protagonisti consapevoli del cambiamento, di un
dialogo interdisciplinare che coinvolga scienza, tecnologia, politica e
società!". E gli scienziati avvertono su
cambiamenti climatici e nuove sfide! Paolo Mazzoleni – Presidente della
Società Italiana di Mineralogia e Petrologia :
"Siamo nella Quarta Rivoluzione Industriale. Serviranno altre materie
prime. Se prima erano importanti i minerali, il ferro, il rame, adesso con la
quarta rivoluzione andiamo oltre, andiamo a nuove risorse, alla ricerca di
nuove risorse!". Rodolfo Carosi – Presidente della
Società Geologica Italiana : "Bisogna diminuire drasticamente le emissioni
di CO2 zero da combustibili fossili e rendere le città resilienti diminuendo il
consumo di suolo!". Domani – ore 14 e 45 – conferenza di Sabrina
Spich la più importante studiosa degli Oceani – sala Mantegna – Padova Congress
– Via Tommaseo 59. La ricercatrice incontrerà la stampa con inediti studi! Nel link dichiarazioni – video e foto
-https://wetransfer.com/ Tutte le conferenze si svolgeranno al
Padova Congress! Nel link il programma di tutto il
congresso Congresso congiunto SIMP, SGI 2025 “Le Geoscienze sono al centro delle
sfide più urgenti del nostro tempo: dalla sicurezza energetica alla gestione
delle risorse idriche, dalla mitigazione dei rischi naturali alla conoscenza
delle materie prime critiche. La gestione accurata e sostenibile delle risorse
naturali rappresenta sempre più una leva fondamentale per la crescita
economica, l’indipendenza strategica e la tutela del nostro pianeta. Il Governo
si è impegnato molto in questi ambiti e l’Italia ha fatto passi concreti in
avanti. Nel 2025, ad esempio, è stato approvato dal CITE il Programma nazionale
di esplorazione, affidato a ISPRA, che mira ad aggiornare e valorizzare la
conoscenza delle nostre georisorse attraverso strumenti moderni e un approccio
rigorosamente green. A livello europeo, la Commissione ha scelto quarantasette
progetti strategici nell’ambito del Critical Raw Materials Act, di cui quattro
dedicati al riciclo e alle materie prime critiche italiane, a testimonianza di
una strategia comune che rafforza l’autonomia dell’Europa e apre nuove
opportunità per il nostro Paese. In questo contesto, la cartografia geologica e
tematica acquista un posto da protagonista, non solo come strumento di
prevenzione dei rischi e pianificazione territoriale, ma anche come base
scientifica per un uso responsabile delle risorse. Le Geoscienze è una
disciplina integrata determinante per conciliare sviluppo economico, tutela
ambientale e sicurezza degli approvvigionamenti, nella nostra epoca
caratterizzata dalla transizione ecologica e digitale. Confido che i vostri
lavori ispirino soluzioni innovative e rafforzino la collaborazione tra i
ricercatori, i professionisti e gli insegnanti, attraverso un confronto
fruttuoso teso a mettere a sistema le eccellenze presenti nel nostro Paese e
affrontare insieme le prossime sfide. Sono certo che, anche grazie allo sforzo
condiviso oggi, le Geoscienze continueranno a giocare un ruolo cruciale nel
modellare il nostro futuro sulla Terra e oltre".Lo ha dichiarato Adolfo Urso nel
suo messaggio inaugurale al Congresso Nazionale Congiunto della Società
Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana,
iniziato oggi a Padova e che si svolgerà fino al 18, presso il Padova Congress. Ben 1000 geologi – 1100 ricerche – 38
sessioni scientifiche! La comunità scientifica illustrerà in anteprima alla
stampa, studi e ricerche sulle bio – geoscienze, sul clima, sull'evoluzione del
Pianeta Terra, dalla Tettonica dalla Geochimica, sulla Cartografia Geologica o
ancora sulla Geomorfologia, sulle applicazioni Industriali in Mineralogia,
Petrografia e Geochimica, sulla Mineralogia, sui Rischi Naturali, sulla
Vulcanologia, sulla Sismologia. Al Congresso di Padova le ultime ricerche
nel campo delle geoscienze ed anche sui cambiamenti climatici. Tra i temi anche
gli studi sulle materie prime critiche! “In un’epoca segnata da cambiamenti
climatici accelerati, eventi estremi, pressioni ambientali e trasformazioni
globali, si rivela più che mai fondamentale per comprendere, anticipare e
affrontare le complessità del nostro quotidiano. Questo appuntamento, pertanto,
rappresenta non solo un momento di confronto scientifico, ma anche
un’opportunità per costruire visioni condivise e soluzioni concrete. Le geoscienze
ci insegnano a leggere il tempo profondo della Terra – ha scritto Luca Zaia,
Presidente della Regione Veneto, nel messaggio inviato al Congresso - a
interpretare le dinamiche che modellano il paesaggio, a proteggere le risorse
naturali e a mitigare i rischi. Ma oggi ci chiedono anche di essere
protagonisti consapevoli del cambiamento, di un dialogo interdisciplinare che
coinvolga scienza, tecnologia, politica e società. Rivolgo a tutti i
partecipanti il mio augurio di giornate ricche di scambi, ispirazioni e nuove
prospettive. Sono certo che i lavori che accompagneranno il convegno
risulteranno fondamentali per ampliare i nostri orizzonti per quanto concerne
le tematiche della resilienza e della conoscenza". E’ in corso la Quarta Rivoluzione Industriale.
Saranno importanti nuove risorse minerarie! “Noi sappiamo che siamo nella quarta
rivoluzione industriale e se prima erano importanti i minerali, il ferro, il
rame,adesso con la quarta rivoluzione andiamo oltre, andiamo a nuove risorse,
alla ricerca di nuove risorse. E questo non può essere fatto che non da persone
che studiano l'ambiente, la geologia, i minerali. Dove trovare i minerali? Che cosa si
può fare con questi minerali? Quindi da questo punto di vista il nostro
congresso credo che sia l'avanguardia, sia importantissimo dal punto di vista
strategico per l'Italia e per l'Europa. Sappiamo benissimo quello che sta
succedendo a livello internazionale con le grandi potenze - ha affermato
Paolo Mazzoleni, Presidente della Societàò Italiana di Mineralogia e Petrologia
- che si stanno organizzando in questo senso. Indubbiamente anche l'Italia,
anche l'Europa deve andare a convergere verso una ricerca di nuove risorse, di
nuovi orizzonti su cui poter fondare il proprio futuro. Perché si tratta del
futuro di tutti noi ancora, Noi, Italia, abbiamo un punto a nostro favore e
cioè che non abbiamo mai smesso di fare didattica, di fare ricerca. Quindi non partiamo da zero. La
geologia, le Scienze della terra in Italia hanno sempre continuato a interessarsi
di quelle che sono le risorse. Un tempo si interessavano sfruttando diciamo
quelle che erano i paesi dove le risorse sono molto abbondanti. E ora si sta tornando allo studio del
nostro territorio. E’ importante la cartografia italiana che ci consente di
sapere cosa può fornire il territorio. Si è tanto investito e lo hanno fatto
l'università italiana, gli enti di ricerca sullo studio delle materie
critiche, delle risorse minerali. Un tema che non è stato abbandonato
assolutamente dall'Accademia e dai nostri corsi di laurea ma che deve prendere
di nuovo vigore proprio nel studio del territorio italiano. Spesso parliamo di guerre proprio
legate alle materie prime, ma tante volte le innovazioni hanno utilizzato
materie molto comuni, per esempio il carbonio, il silicio, lo stesso idrogeno. Lo
sviluppo tecnologico, la nuova industrializzazione, le nuove frontiere che ci
vengono dalle tecnologie richiedono delle nuove materie prime, sempre più rare,
sempre più difficili da produrre. E’ importante avere una capacità, intanto una
conoscenza e poi una capacità anche pratica di poter individuare queste materie
prime nel territorio e di poterle estrarre. Nessuno penserà mai che l'Italia sarà
indipendente rispetto a questo problema delle risorse minerali, però un
contributo importante può venire già dallo studio del territorio e dallo studio
dei minerali appunto presenti all'interno del nostro territorio. Poi c’è la
corsa allo spazio. E’ la sfida ultima, futura che probabilmente neanche i
nostri figli vedranno, ma i nostri nipoti, ma il futuro sarà quello". L’appello alla politica perché i
cambiamenti in corso sono senza ritorno! “Il riscaldamento che vediamo oggi ha
avuto un effetto di emissioni di C02 degli ultimi decenni. Se noi fermassimo
ora l’emissione di CO2 continueremmo ancora a riscaldare il Pianeta. Bisogna diminuire
drasticamente le emissioni di CO2 zero da combustibili fossili e rendere le
città resilienti diminuendo il consumo di suolo. Per capire quali sono le cose che
influiscono sul cambiamento climatico, anche magari aspetti che noi non
conosciamo. E’ iniziato a Padova uno dei congressi più importanti a livello
nazionale. È un congresso congiunto tra la Società Geologica Italiana e la
Società Italiana di Mineralogia e Petrologia – ha dichiarato Rodolfo Carosi,
Presidente della Società Geologica Italiana - che raccoglie più di 1.100
scienziati dall'Italia e dal mondo, in rappresentanza di una componente
internazionale importante. E in questi tre giorni verranno
dibattuti tutti gli argomenti delle scienze della Terra, dal riscaldamento
degli oceani, al cambiamento climatico, alla geologia spaziale, perché c'è
anche l'esplorazione spaziale che è importante e vede i geologi in prima linea.
Uno dei primi astronauti atterrato sulla Luna era un geologo. Quindi questa
parte qui interesserà anche la ricerca delle materie prime e dei minerali anche
a livello del sistema solare. Ci sarà un grande dibattito, perché avremo le
relazioni plenarie da parte di scienziati di fama internazionale su tanti temi
come sull'Antropocene, sugli oceani, quindi parleremo anche del riscaldamento
degli oceani che influisce sull'atmosfera e anche come i geologi possono
contribuire a mitigare questi effetti, cercando di rendere resiliente la
popolazione a questi fenomeni che sono inevitabili, sono in atto e quindi
dobbiamo imparare a conviverci. Il cambiamento climatico purtroppo lo
constatiamo tutti i giorni con i suoi effetti anche drammatici, il collasso
degli acciai, eccetera. Dobbiamo imparare a convivere con questa realtà. Il
geologo è un po' il dottore della Terra, quindi quello che aiuta la
popolazione, i politici, a intervenire in maniera adeguata per convivere con
questa realtà, come hanno fatto i giapponesi che convivono in qualità di molti
importanti da decenni. Così dobbiamo fare noi, imparare a
convivere con questi eventi, costruire in maniera adeguata, dialogare con gli
ingegneri, con gli architetti, con la popolazione, affinché anche le
infrastrutture siano costruite in maniera sicura e resistenti a questi eventi
sempre più drammatici che ci interessano quasi tutti i giorni. Tutte le
settimane abbiamo notizie, purtroppo di piogge intense, frane, crolli. Dal
Congresso di Padova parte anche un appello, un messaggio. Gli scienziati hanno molto
da dire, ci vorrebbe un po' più di ascolto da parte dei politici. Quando è nata
la Società Geologica Italiana nel 1881, Quintino Sella ha fondato il Servizio
Geologico, il CAI, la Società Geologica Italiana, in quel tempo l'Italia stava
nascendo e sfruttava gli scienziati per contribuire allo sviluppo della
nazione. Questa cosa si è un po' persa. Il
decisore politico tiene in considerazione tantissimi fattori, ma non sempre la
scienza in maniera adeguata. Ci vorrebbe una classe politica che sfrutti al
meglio questa grandissima potenzialità rappresentata dalla scienza, che in
Italia ha un ottimo livello, per poter gestire un Paese più sicuro, più pronto
anche agli eventi estremi. Lo stato delle geoscienze è uno stato
che va in controtendenza rispetto alla necessità di geologi. Abbiamo un calo di
iscrizioni drammatico negli ultimi dieci anni, gli iscritti ai primi anni sono
pochissimi, poche centinaia, contro una richiesta sempre più alta di geologi
per lavorare nelle istituzioni, nella professione, nella ricerca mineraria. Ad
esempio è uscito da poco il piano dell'estrazione mineraria e lì saranno
necessari molti scienti geologi per aiutare a capire dove sono i cimenti, la
capacità che hanno, come sfruttarli, eccetera, per arrivare anche a una possibile
indipendenza energetica. Tutto questo passa dalla geologia e i giovani dovrebbero
essere informati di questo perché offre tantissime opportunità". E domani Sabrina Speich, la più
importante studiosa degli oceani, interverrà al. Congresso di Padova La ricerca di Sabrina Speich si
concentra sulle dinamiche oceaniche e sul loro ruolo nel cambiamento climatico,
ricercatrice affermata a livello internazionale anche sulla modellistica
oceanica. Atteso l’arrivo dell’astronauta Luca
Parmitano! Al Congresso di Padova, Luca
Parmitano, astronauta dell'Agenzia Spaziale
Europea, condividerà la sua visione del pianeta Terra dallo spazio, guardando
verso nuove frontiere e parlerà delle future missioni sulla Luna e su Marte. Al Congresso anche Jan Zalasiewicz,
geologo polacco, paleontologo, dell’Università di Leicester, che ha guidato il
Gruppo di Lavoro sull’Antropocene ed ancora Sabrina Speich, oceanografa. Al Congresso di Padova ci sarà anche Wolfgang
Maier dell’Università di Cardiff. Maier sta studiando i sistemi magmatici mineralizzati nell'Africa
meridionale. Le sue ricerche sono concentrate anche sulla Finlandia (Kevitsa,
Penikat), sul Canada (Bell River e Highbank Lake Complexes), sul Brasile
(Caraiba, Mirabela), sull'Australia (Giles Complex, Hart dolerite). La stampa
potrà partecipare anche tutte le conferenze e intervistare i ricercatori. Jan Zalasiewicz – Lunedì 15 Settembre – dalle ore 18 alle ore 18 e 45 – al
PadovaCongress! Sabrina Speich – Martedì 16 Settembre – dalle ore 14 e 45 alle ore 15 e 30,
presso il Padova Congress! Luca Parmitano - Mercoledì 17 Settembre – dalle ore 14 e 45 alle ore 15 e 30 –
al Padova ConGress! Wolfgang Maier – Giovedì 18 Settembre – dalle ore 14 e 45 alle ore 15 e 30 al
Padova ConGress! Per interviste – Paolo Mazzoleni – Presidente della Società Italiana di Mineralogia e Petrologia
Tel. 366 6088173 Rodolfo Carosi - Presidente della Società Geologica Italiana Tel. – 347
3151107. Giuseppe Ragosta – Addetto Stampa del Congresso Nazionale Congiunto della Società
Italiana di Mineralogia e Petrologia e della Società Geologica Italiana – tel
392 – 5967459. |