Padova,
17 dicembre 2020 IL
FANGO EUGANEO È UN FARMACO GREEN
TOTALMENTE A NORMA D’IGIENE Università di
Padova e Centro Studi Termali presentano lo studio sulla qualità microbiologica
del fango termale euganeo: i nuovi dati permettono di conoscere e preservare un
profilo igienico-sanitario ottimale mantenendo tutte le proprietà terapeutiche. Fra i primi in
Italia e sullo scenario internazionale a studiare con prove di laboratorio la qualità
igienico-sanitaria del fango termale in un’ottica di verifica e controllo
della filiera di coltivazione, i
risultati dello studio rappresentano l’ennesima conferma del felice connubio
tra la consolidata tradizione termale del Bacino Euganeo e le pratiche innovative
basate sull’evidenza scientifica. In un’ottica green
di salvaguardia ambientale, che ha imposto un quantitativo limite di
attingimento annuale di fango naturale, le strutture si trovano a dover
rigenerare più volte il prodotto dopo la sua prima applicazione. Ecco che
emerge, in tutta la sua importanza la necessità di garantire il ripristino
delle proprietà terapeutiche e l’indispensabile sicurezza igienico-sanitaria. La ricerca
progettata dal Dott. Fabrizio Caldara, direttore del Centro Studi Termali e
condotta in collaborazione con il gruppo della Prof.ssa Tatjana Baldovin del
Dipartimento di Scienze Cardio-Toraco-Vascolari e Sanità Pubblica (Laboratorio
di Igiene e Microbiologia Applicata) dell’Università di Padova, si è conclusa con
la pubblicazione dei risultati sull’autorevole rivista multidisciplinare «International
Journal of Environmental Research and Public Health». Un riconoscimento della
qualità del lavoro che rafforza la consolidata collaborazione scientifica tra
il Centro Studi Termali “Pietro d’Abano” e l’ateneo patavino.
“In questo modo
siamo in grado di assicurare l’efficace eliminazione delle più comuni specie
microbiche contaminanti, facendo invece prosperare quelle che rilasciano sostanze
antinfiammatorie necessarie per la cura. Per ottenere il risultato serve
qualche sforzo organizzativo, a partire dalla formazione specifica degli
operatori, ma questo ci permette di non scendere a compromessi con le qualità di
un prodotto che per scelta vuole restare naturale. La ricerca ha il compito di
riportare l’attenzione sui fondamentali del termalismo, che sono l’identità del
territorio, e rappresenta un sostegno moderno e autorevole al rilancio dei nostri
trattamenti medici” spiega il Dott. Fabrizio Caldara. La coltivazione del
fango è, di fatto, un percorso complesso ed articolato su più fasi, ciascuna
delle quali dev’essere finemente calibrata alla luce delle evidenze
scientifiche. Il fango vergine, ancora privo delle sue piene proprietà
terapeutiche, proviene dai sedimenti lacustri di apposite concessioni del
Bacino Idrominerario Euganeo. Una volta consegnato alle strutture che erogano
la fangoterapia, viene maturato per mesi a contatto con l’acqua termale dentro
apposite vasche, in condizioni ambientali ottimali per la crescita delle specie
terapeutiche. Terminata la maturazione e poche ore prima dell’applicazione, la
temperatura dell’acqua termale viene mantenuta molto alta in modo da sanificare
il fango e fargli raggiungere la viscosità desiderata. “Lo studio ha coinvolto la partecipazione attiva di 30
strutture termali, che hanno fornito le diverse tipologie di fango (in
maturazione, in uso e in rigenerazione) nel corso di due intere stagioni
turistiche termali. Abbiamo messo a punto una metodica di campionamento
dedicata ed un protocollo di laboratorio ad hoc per l’analisi di appropriati
indicatori microbiologici di qualità igienico-sanitaria” spiega la Prof.ssa Baldovin. Emanuele Boaretto, Presidente del Centro Studi Termali Pietro d’Abano ha commentato “È evidente lo sforzo compiuto per adeguare
le storiche e consolidate tradizioni delle cure termali alle mutate esigenze
della vita moderna. Le modalità della maturazione del fango sono le stesse da
centinaia di anni, ma i controlli sulla qualità del fango, non sono più
empiriche, bensì improntate a studi moderni che ne esaltano le qualità e tutelano
l’utente. Oltre a proporre un prodotto green, possiamo porre le ricerche a
garanzia dell’ospite e a sostegno dell’economia termale”. Link alla ricerca: https://www.mdpi.com/1660-4601/17/14/5040 Titolo: “Microbiological
Hygiene Quality of Thermal Muds: A Pilot Study in Pelotherapy Facilities of the
Euganean Thermal District (NE Italy)” - «International Journal of
Environmental Research and Public Health» -
2020 Autori: Tatjana Baldovin, Irene Amoruso, Fabrizio
Caldara, Alessandra Buja, Vincenzo Baldo, Silvia Cocchio e Chiara Bertoncello Ufficio Stampa Università di Padova Marco Milan tel. 049/8273066 cell +39 351 750 5091 Ufficio stampa Centro Studi Termali
Pietro d’Abano Iris Rocca
|