IL MUSEO
INAUGURA “FATTE SU MISURA”, LA NUOVA ESPOSIZIONE DEDICATA AL DESIGN E
ALL’INGEGNO DELL’AUTO ITALIANA Sabato
21 giugno inizia la programmazione estiva con l’apertura al pubblico
dell’allestimento che racconta quattro vetture iconiche dell’eccellenza su
strada Milano 17 giugno 2025. Sabato 21 giugno,
il Museo Nazionale Scienza e Tecnologia Leonardo da Vinci inaugura il
programma estivo con la nuova esposizione Fatte su misura, un
omaggio alla tradizione artigianale, ingegneristica e stilistica
dell’automobile italiana. Protagoniste dell’allestimento sono quattro vetture
storiche: tre appartenenti alle collezioni del Museo, la Bianchi 8HP del
1903, l’Alfa Romeo 8C 2300 Spider Zagato del 1932 e la Bisiluro
DaMolNar del 1955, a cui si aggiunge oggi, in una narrazione rinnovata, l’Alfa
Romeo 8C 2900 B Berlinetta Touring del 1938, affidata al Museo in custodia
giudiziaria dalla Procura della Repubblica e dalla Guardia di Finanza di
Milano, in accordo con la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio
della Città Metropolitana di Milano, tornando a disposizione della
collettività. Con particolare riferimento all’Alfa Romeo 8C 2900
B Berlinetta Touring, con più di settantacinque anni e sottoposta alle
specifiche disposizioni di tutela ai sensi della normativa sui beni culturali,
l’autovettura è stata sequestrata in Francia, nel gennaio 2025, dalla Sezione
di Polizia Giudiziaria della Guardia di Finanza presso la Procura della
Repubblica di Milano, nell’ambito di una complessa indagine che ha permesso di
individuare un’associazione per delinquere finalizzata al compimento di plurimi
reati e, in particolare, dei delitti di corruzione, falsi in atti pubblici e
accesso abusivo a sistemi informatici e trasportata in Italia, ove è stata affidata
al Museo in custodia. “È un piacere iniziare il mio incarico al Museo con
l’inaugurazione di un progetto allestivo che riunisce l’innovazione
tecnologica, il valore storico dell’auto anche come icona del design e dello
stile italiano nel mondo, e un’artigianalità fatta su misura del committente.
Le vetture esposte, protagoniste nell’immaginario delle persone di corse
epiche, sono infatti la perfetta sintesi di artigianalità e ingegneria che si
fondono in un oggetto dalla bellezza funzionale in grado di esaltare il valore
culturale e storico del Novecento e anche di ispirare i visitatori di oggi a
essere protagonisti della tecnologia del futuro” - Giampio Bracchi, Presidente del Museo. “L’opportunità di questa collaborazione ci permette
ancora una volta di sottolineare il valore culturale del patrimonio
tecnico-scientifico, coerentemente con la missione del Museo, oltre che di
sostenere concretamente l’educazione alla legalità. Accogliere nelle nostre
collezioni un bene sequestrato e restituirlo al pubblico attraverso un percorso
di valorizzazione accessibile e curato, significa riaffermare il ruolo del
Museo come spazio civico, dove il sapere tecnico e scientifico si intreccia
alla storia sociale, economica e istituzionale del Paese. Fatte su misura è un esempio
emblematico di come l’innovazione culturale possa nascere dal dialogo fra
tradizione e contemporaneità” - Fiorenzo Marco Galli, Direttore Generale del Museo. “L’allestimento Fatte su misura ripercorre l’infanzia
e la prima adolescenza dell’automobile in Italia, attraverso l’esposizione di
quattro oggetti rarissimi, ben fotografando un periodo in cui l’auto era ancora
un oggetto singolare e accessibile a pochi. Il racconto ci restituisce uno
spaccato significativo della storia tecnologica e industriale italiana, in cui
committenti, progettisti e costruttori si ritrovarono a lavorare insieme per
realizzare pezzi unici, fatti su misura, per l’appunto, entrati poi
nell’immaginario collettivo come icone di stile, simboli di potenza ed
eleganza” - Emanuela Carpani, Soprintendente
Archeologia, Belle Arti e Paesaggio di Milano. L’esposizione si sviluppa nella galleria al secondo
piano dell’edificio Monumentale, in uno spazio riprogettato per accogliere e
valorizzare queste “sculture in movimento”. Vetri curvi, superfici riflettenti,
dettagli cromati e un avvolgente colore rosso contribuiscono a creare
un’atmosfera in dialogo con le forme aerodinamiche delle automobili. Ogni
vettura è visibile su tre lati, mentre il quarto viene riflesso in una boiserie
a specchio che moltiplica i dettagli, restituendo allo sguardo del visitatore
tutta la ricchezza costruttiva di questi capolavori. “Da più di un secolo, l'automobile italiana è un
riferimento internazionale. Se, da un lato, la produzione industriale nazionale
è stata protagonista della standardizzazione dei mezzi che avvia la
motorizzazione di massa in Europa nel secondo Novecento, dall’altro la tradizione
progettuale rende l’auto italiana un’icona nel campo dell’ingegneria e del
design. Spesso il contesto sportivo sollecita soluzioni originali e vincenti,
capaci di accendere immaginari e presto tradotte in mezzi da sfoggiare al di
fuori delle competizioni, dando vita, appunto, a oggetti fatti su misura” - Marco Iezzi, Curatore Trasporti del Museo. Il titolo Fatte su misura richiama la natura
irripetibile delle quattro vetture esposte: automobili nate dall’incontro tra
esigenze tecniche, visione stilistica e desideri di una committenza raffinata,
capaci di esprimere in ogni dettaglio la cifra estetica e tecnologica
dell’Italia tra primo e secondo Novecento. La Bianchi 8HP è tra le prime automobili a
circolare nelle città italiane. Realizzata nel 1903, deriva direttamente da una
carrozza Duc modificata per ospitare un motore monocilindrico da 942 cc, con
una potenza di 8 cavalli. È un mezzo prezioso, interamente assemblato
nell’officina milanese di Edoardo Bianchi, celebre per la produzione di biciclette,
e testimonia il passaggio dalla mobilità nobiliare a motore alla nascente
industria automobilistica italiana. Con l’Alfa Romeo 8C 2300 Spider Zagato, del
1932, siamo nel pieno dell’epoca d’oro delle carrozzerie su commissione:
modelli pensati per clienti facoltosi, da realizzare su telai prodotti da
grandi marchi e rifiniti dalle “case di moda” dell’automobile. In questo caso,
il cliente Leandro Arpinati affida la personalizzazione alla carrozzeria
Zagato, che firma una spider elegante e performante, alimentata da un motore
progettato da Vittorio Jano, già vincitore di Mille Miglia, Targa Florio e Le
Mans. La Bisiluro DaMolNar è invece pura
sperimentazione. Progettata per la 24 Ore di Le Mans del 1955 da Mario Damonte,
Carlo Mollino ed Enrico Nardi, la vettura è caratterizzata da un doppio corpo
asimmetrico – uno per il pilota e il serbatoio, l’altro per motore e
trasmissione – pensato per minimizzare la resistenza aerodinamica. La
carrozzeria, realizzata artigianalmente a Torino, è un esempio di design
visionario, ma l’avventura in gara dura solo due ore: un’auto avversaria
solleva un’onda d’aria tale da far uscire la Bisiluro fuori pista. L’Alfa Romeo 8C 2900 B Berlinetta Touring,
infine, rappresenta l’apice della produzione gran turismo del marchio Alfa
Romeo prima della Seconda guerra mondiale. Concepita nel 1938 - anno in cui
nasce anche il palcoscenico a ponti mobili del Teatro alla Scala, esposto nello
spazio attiguo - per la Società Montecatini, monta un motore da 2900 cc, telaio
rinforzato, cambio sul ponte posteriore e freni a comando idraulico. Carrozzata
da Touring con un disegno sofisticato e verniciatura originale blu scuro, è
stata restaurata negli anni ’80 e ha partecipato a eventi internazionali come
il Pebble Beach Concours d’Elegance. Fatte su misura si inserisce nel percorso di rilettura contemporanea delle collezioni
storiche del Museo, rinnovandone l’accessibilità, l’allestimento e
l’apparato narrativo. L’automobile italiana, da oltre un secolo, rappresenta un
punto di riferimento internazionale per il connubio tra tecnologia e stile, e
questa esposizione ne esalta il valore culturale e storico. Attraverso le sue quattro protagoniste, l’allestimento
racconta un’Italia capace di innovare, rischiare, distinguersi. Un Paese dove
l’ingegneria incontra l’artigianato, e dove ogni dettaglio – da una saldatura a
un profilo aerodinamico - parla la lingua della bellezza funzionale. L’esposizione è stata realizzata grazie al generoso
contributo di FIMESA - famiglia Sordi. INFO PER IL PUBBLICO Il nuovo allestimento sarà accessibile al pubblico a
partire da sabato 21 giugno ed entrerà a far parte del percorso di visita
libera del Museo con orario 9.30 -17.00 da martedì a venerdì e 9.30 -18.30
sabato, domenica e festivi. Domenica 22 e domenica 29 giugno in programma speciali
visite guidate alle ore 14 e alle ore 17. La visita all’esposizione è inclusa nel biglietto d’ingresso
al Museo. |