Emissioni di gas in prossimità delle
Formiche di Montecristo:risultati indagini INGV
Continuano
le indagini nel tratto di mare tra le isole di Montecristo e Pianosa per
comprendere il fenomeno di degassamento che, come segnalato il 16 marzo scorso
da alcuni pescatori della zona, ha provocato l’innalzamento di una colonna
d’acqua di alcuni metri sulla superficie del mare in prossimità delle Formiche
di Montecristo.
Il
Dipartimento di Protezione Civile ha incaricato l’Istituto Nazionale di
Geofisica e Vulcanologia (INGV) di compiere indagini per comprendere l’ampiezza
e le caratteristiche del fenomeno. I sorvoli, effettuati dalla Capitaneria di
Porto con rilevazioni con telecamera termica, hanno evidenziato che le
emissioni gassose non sono associate a variazioni di temperatura localizzate.
Le analisi chimiche dell’acqua di mare, svolte dal gruppo
geochimico dell’INGV di Napoli, hanno messo in evidenza un importante aumento
della concentrazione di metano. L’ispezione con mezzi sottomarini a controllo
remoto, condotta dal personale INGV di Portovenere, non ha individuato anomalie
termiche localizzate. Dai risultati si è quindi potuto escludere che il
degassamento avesse origine vulcanica. L’insieme degli elementi permette di
restringere il campo delle ipotesi, indicando che si tratta di un fenomeno di
tipo “vulcano di fango” in cui grandi quantità di metano fuoriescono in maniera
vigorosa.
Al momento l’area è
interessata solo da un degassamento diffuso di modesta entità. L’INGV
continuerà le ricerche per determinare l’estensione dell’area interessata e
meglio comprendere la genesi del fenomeno osservato.