Puglia terza regione per malattie infiammatorie
croniche intestinali (MICI): il Policlinico di Bari fa scuola con una Academy per giovani gastroenterologi Con oltre 3mila pazienti assistiti e un’équipe multidisciplinare di
oltre dieci professionisti, il Policlinico di Bari è un polo di eccellenza per
la diagnosi, la cura e la ricerca sulle MICI e punto di riferimento europeo per
gli studi sul rischio di cancro del colon-retto correlato alla malattia Bari, 16
ottobre 2025 – La Puglia
è la terza regione in Italia per prevalenza di malattie
infiammatorie croniche intestinali (MICI), come colite ulcerosa e malattia
di Crohn, che interessano complessivamente oltre 250.000 persone nel
Paese. Si tratta di patologie croniche complesse, caratterizzate da un
andamento bimodale con due picchi di incidenza, il primo sotto i 40 anni e
il secondo tra i 60 e i 70 anni, spesso associate a manifestazioni
extra-intestinali di natura reumatologica, dermatologica, oculare ed
epatologica. In assenza di una diagnosi precoce e di una gestione
adeguata, che richiede l’intervento coordinato di una équipe multidisciplinare
di specialisti, le MICI possono compromettere in modo significativo la qualità
della vita, incidendo su studio, lavoro, relazioni sociali,
sfera sessuale e desiderio di maternità. Per rafforzare
le competenze dei giovani specialisti, oggi e domani fa tappa a Bari una
speciale Academy dedicata alle MICI, ospitata dalla Gastroenterologia
Universitaria dell’ Azienda Ospedaliero Universitaria di Bari, Centro di
eccellenza per la diagnosi, il trattamento e la ricerca in questo
ambito. Nel corso delle due giornate, i giovani gastroenterologi provenienti da
tutta la regione assisteranno alle attività ambulatoriali, di reparto e
infusionali, e all’esecuzione di esami strumentali ad alta tecnologia come
ecografia intestinale ed endoscopia, strumenti fondamentali per una diagnosi
accurata e per il monitoraggio dell’evoluzione della malattia. La formazione
sarà completata da sessioni di confronto su casi clinici complessi, in
un’ottica di collaborazione multidisciplinare. “Una
diagnosi tempestiva e una presa in carico multidisciplinare sono aspetti chiave
per garantire un trattamento appropriato e una buona qualità di vita per i
pazienti che convivono con una malattia infiammatoria cronica dell’intestino”, spiega Mariabeatrice
Principi, Direttrice della Scuola di Specializzazione in Malattie dell’Apparato
Digerente, Università di Bari ‘Aldo Moro’ e responsabile del Centro. “Il
valore dell’Academy sta nell’offrire ai giovani specialisti una visione a 360
gradi dell’attività quotidiana di una realtà che gestisce un’elevata casistica
di pazienti, anche ad alta complessità. Nel nostro Centro seguiamo oltre
3mila pazienti, di cui più di mille in trattamento con terapie
biotecnologiche, integrando competenze clinico-diagnostiche e terapeutiche,
e avvalendoci di un supporto psicologico e nutrizionale per migliorare
il benessere globale della persona”. La colite
ulcerosa e la malattia di Crohn sono infiammazioni croniche che colpiscono il
tratto gastrointestinale, causando sintomi come diarrea, dolore addominale,
sanguinamento rettale e perdita di peso, e possono interessare anche altri
organi. Obiettivo della presa in carico è raggiungere la remissione profonda
della malattia, per prevenire il danno intestinale e le complicanze a lungo
termine, oltre ad alleviare i sintomi. Molto importante è considerare anche il rischio
oncologico per il cancro del colon-retto che nelle malattie infiammatorie
croniche intestinali aumenta con la durata della storia di malattia,
raggiungendo percentuali che, in alcuni casi, sfiorano il 20%. “Nel nostro
Centro - aggiunge la prof.ssa Principi – lavorano fianco
a fianco gastroenterologi, radiologi, chirurghi, infettivologi,
reumatologi, dermatologi, oncologi, ginecologi, nutrizionisti e psicologi,
oltre a infermieri dedicati. Questo approccio multidisciplinare è
essenziale per garantire una presa in carico globale e favorire il benessere
psicologico, aiutando i pazienti ad accettare la condizione di cronicità e a
proseguire i propri progetti di vita. L’attività assistenziale va di pari passo
con la ricerca clinica, che consente l’accesso a studi sperimentali con
farmaci innovativi. Il Policlinico è inoltre polo di riferimento europeo
per studi sul rischio di sviluppo di cancro del colon-retto nei pazienti
con lunga storia di malattia”. “Tutti
elementi – conclude Principi
– di estremo valore che arricchiranno il bagaglio di conoscenze e di
esperienze dei discenti dell’Academy. La formazione è la chiave per garantire
diagnosi precoci, percorsi terapeutici omogenei e un futuro migliore ai
pazienti affetti da queste patologie croniche”. La gestione
formativa dell’Academy è curata dalla prof.ssa Mariabeatrice Principi con
la collaborazione delle dottoresse Antonella Contaldo, Paola
Dell’Aquila, Ilaria Ditonno e Diletta Lavigna e le nurse dedicate Teresa
Sanità e Patrizia Poliseno, e Valeria Suriano come data
entry per gli studi clinici della Gastroenterologia Universitaria del
Policlinico di Bari. Il progetto
è realizzato con il supporto di Celltrion Healthcare, azienda sudcoreana
impegnata a promuovere la diffusione delle best practice dei Centri
italiani di eccellenza nella diagnosi, trattamento e presa in carico delle
malattie infiammatorie croniche intestinali, sostenendo un modello di
formazione qualificata e condivisa, orientato al miglioramento continuo della
qualità delle cure e al benessere del paziente. |