MAN RAY Forme di luce Milano, Palazzo Reale 24 settembre 2025 - 11 gennaio 2026 Palazzo Reale presenta “Man Ray.
Forme di luce”, una grande retrospettiva dedicata a uno dei protagonisti
assoluti dell’arte del Novecento, geniale pioniere di linguaggi visivi che
continuano a influenzare l’arte, la fotografia, il design e la cultura
contemporanea. Le sue immagini, pervase da ironia, eleganza, provocazione e libertà,
restano attualissime e testimoniano il ruolo fondamentale che Man Ray ha avuto
nel ridefinire i confini dell’arte del secolo scorso. L’esposizione, promossa da Comune di Milano – Cultura
e prodotta da Palazzo Reale e Silvana Editoriale, è curata da Pierre-Yves
Butzbach e Robert Rocca e aprirà al pubblico dal 24 settembre 2025 fino all’11
gennaio 2026. Pittore, fotografo, regista e innovatore, Man Ray
(Philadelphia, 1890 – Parigi, 1976) è stato una figura centrale nelle
avanguardie del XX secolo. Nato Emmanuel Radnitsky da una
famiglia ebrea di origini russe, adottò lo pseudonimo “Man Ray” – unione di
“Man” (uomo) e “Ray” (raggio di luce) – segnando così l’inizio di una vita e di
una carriera profondamente votate alla sperimentazione artistica. Formatasi
nell’ambiente vivace dell’arte americana di inizio secolo, la sua personalità
artistica si sviluppò grazie al contatto con le avanguardie europee e con
figure decisive quali Marcel Duchamp, che lo introdusse a linguaggi artistici
radicalmente nuovi. Fin dagli esordi, Man Ray affianca alla pittura e al
disegno l’assemblaggio di oggetti e l’uso della fotografia, inizialmente per
documentare le sue opere e quelle dei suoi amici, e ben presto come mezzo
creativo autonomo. Nel 1921 si trasferisce a Parigi, dove entra in
relazione con il gruppo surrealista guidato da André Breton e stringe rapporti
con Louis Aragon, Philippe Soupault, Paul Éluard e Robert Desnos. A
Montparnasse conosce Alice Prin, nota come Kiki de Montparnasse, cantante e
modella, che diviene compagna dell’artista: insieme danno vita a una serie di
immagini destinate a diventare icone della storia della fotografia, tra cui Le Violon
d’Ingres e Noire et blanche. Kiki appare anche in tre film diretti
da Man Ray: Le Retour à la raison (1923), Emak Bakia (1926)
e L’Étoile
de mer (1928). È in questi anni che l’artista affina alcune delle
sue tecniche più innovative, come la rayografia, procedimento che consiste
nell’esporre oggetti direttamente su carta fotosensibile senza l’uso della
macchina fotografica. Il termine, coniato da Tristan Tzara, esprime
perfettamente l’idea di una composizione creata con la luce, tra
sperimentazione e poesia. Alla fine degli anni Venti, con la fotografa Lee
Miller – nuova compagna e musa – sviluppa la tecnica della solarizzazione, in
cui i contorni delle immagini assumono un’aura luminosa e spettrale, ottenuta
attraverso un’esposizione parziale alla luce in fase di sviluppo. Nel corso degli anni Trenta, Man Ray si dedica anche
alla fotografia di moda, rivoluzionando il linguaggio visivo del settore con
uno stile sofisticato, ironico e tecnicamente innovativo. Collabora con
importanti case di moda e stilisti come Paul Poiret, Elsa Schiaparelli,
Jean-Charles Worth e Coco Chanel, pubblicando le sue immagini su riviste
internazionali. In parallelo, continua a esplorare le possibilità offerte dal
cinema, firmando quattro film fondamentali per la storia dell’avanguardia
europea. Con Meret Oppenheim realizza nel 1933 la celebre serie
Erotique-voilée,
mentre l’anno successivo conosce Adrienne “Ady” Fidelin, con cui intrattiene
una relazione sentimentale e artistica. Dopo la disfatta della Francia nel
1940, Man Ray torna negli Stati Uniti, dove incontra Juliet Browner, ballerina
e modella, che diventerà sua moglie e musa. Nel 1951 rientra definitivamente a
Parigi, dove continuerà a lavorare fino alla sua morte, avvenuta nel 1976. La mostra presenta circa trecento
opere, tra fotografie vintage, disegni,
litografie, oggetti e documenti provenienti da importanti collezioni pubbliche
e private. Il percorso espositivo consente di ripercorrere
l’intera parabola creativa dell’artista attraverso i suoi principali temi e
motivi ispiratori: gli autoritratti, dove l’artista gioca con la propria
identità e costruisce personaggi ambigui e camaleontici; i ritratti degli
amici intellettuali e degli ambienti culturali europei e americani tra le due
guerre; la figura femminile, incarnata nelle sue muse, che
attraversa tutta la sua opera come fonte di ispirazione e oggetto di
sperimentazione visiva; i nudi, trattati come forme astratte,
frammenti simbolici e composizioni di luce; le rayografie e le solarizzazioni,
testimonianza della sua incessante ricerca tecnica e poetica; la moda,
linguaggio in cui eleganza e avanguardia si fondono con naturalezza; i multipli e
i ready-made, espressione della sua adesione allo spirito dadaista e della sua
indifferenza verso l’unicità dell’opera d’arte; infine il cinema, territorio di
libertà assoluta e sperimentazione pura, trova ampio spazio nell’esposizione,
con la proiezione dei film Le Retour à la raison (1923), Emak Bakia (1926),
L’Étoile
de mer (1928), Les Mystères du Château de Dé (1929). Il suggestivo allestimento della mostra è stato
progettato dallo Studio ZDA-Zanetti Design Architettura. Accompagna la mostra un catalogo edito da Silvana
Editoriale, curato da Pierre-Yves Butzbach e Robert Rocca, corredato dai testi
dei curatori e di Raffaella Perna e da apparati bio-bibliografici. L’esposizione è inserita nell’ambito dell’Olimpiade
Culturale di Milano Cortina 2026. Il programma multidisciplinare, plurale e
diffuso che animerà l’Italia per promuovere i valori Olimpici e valorizzerà il
dialogo tra arte, cultura e sport, in vista dei Giochi Olimpici e Paralimpici
Invernali che l’Italia ospiterà rispettivamente dal 6 al 22 febbraio e dal 6 al
15 marzo 2026. Corriere della Sera e La Lettura sono media sponsor
della mostra. L’esposizione si avvale inoltre della collaborazione degli
sponsor tecnici Colli&Vasconi e Dual Italia e del partner Coop Lombardia.
Radio Monte Carlo è radio ufficiale della mostra. Palazzo Reale Piazza del Duomo, 12 - Milano Informazioni e prenotazioni T +39
(0)291446160 Orari martedì, mercoledì, venerdì, sabato e domenica 10:00 -
19:30 giovedì 10:00 - 22:30 ultimo ingresso 1 ora prima della chiusura chiuso lunedì Biglietti Open € 17,00 Intero € 15,00 Ridotto € 13,00 -€ 10 |