Il sito di informazione, cronaca e cultura di San Colombano, Bassa lodigiana e P

Premio Nobel per la Medicina, SIR: traguardo che apre nuove vie alla terapia delle malattie reumatologiche

Andrea Doria, presidente della Società Italiana di Reumatologia: “Le cellule T regolatorie rappresentano una tappa fondamentale nella comprensione dei meccanismi di tolleranza immunitaria, aprendo nuove strade nella terapia delle malattie reumatologiche autoimmuni. Incoraggianti le ricerche sullo sviluppo di cellule CAR-T regolatorie, capaci di agire con precisione nel modulare il disequilibrio immunitario”.

Roma, 7 ottobre 2025 – La Società Italiana di Reumatologia (SIR) esprime le sue più vive congratulazioni ai ricercatori Mary E. Brunkow, Fred Ramsdell e Shimon Sakaguchi, insigniti quest’anno del Premio Nobel per la Medicina. “La loro scoperta rivoluzionaria delle cellule T regolatorie (Treg) rappresenta un pilastro fondamentale nella comprensione di come il sistema immunitario mantenga la tolleranza verso i tessuti ‘self’ e limiti le risposte autoimmuni”, dichiara il professor Andrea Doria, presidente SIR.

“Le cellule T regolatorie – prosegue l’esperto – agiscono come ‘controllori’ del sistema immunitario, inibendo i processi autoimmuni e producendo sostanze che riducono l’infiammazione. La loro scoperta apre anche nuove prospettive terapeutiche significative per molte malattie autoimmuni quali artrite reumatoide, lupus, spondiloartriti, vasculiti, connettiviti”.

In reumatologia, le malattie autoimmuni hanno un forte bisogno di strategie che possano controllare l’infiammazione senza sopprimere indiscriminatamente la risposta immunitaria. Il Premio Nobel ci incoraggia a intensificare la ricerca sull’ingegnerizzazione delle cellule T, e in particolare sullo sviluppo di cellule CAR-T regolatorie, affinché possano essere indirizzate verso antigeni tessuto-specifici e così agire con precisione nel modulare il disequilibrio immunitario.”

“Il Nobel di quest’anno è dunque un riconoscimento non solo al valore scientifico di una scoperta, ma anche alla speranza concreta di nuove cure per milioni di persone affette da malattie reumatologiche”, conclude il presidente SIR.