I PLENARISTI “I LUOGHI RITROVATI DI UNA VALLE
INCANTATA” DOCUMENTARIO, ITINERARIO E PROGETTO DI
MUSEO DIFFUSO DEI PLENARISTI NELLA VALLE DEL NERA” IN UMBRIA LA RISCOPERTA DI UN GRANDE
PATRIMONIO D’ARTE E LA REALIZZAZIONE DI UN INEDITO MUSEO DIFFUSO PER
VALORIZZARE IL PERCORSO ARTISTICO DEI PITTORI EN PLEIN AIR Tra il 1700 e il 1800, l’area geografica
del ternano ha visto la straordinaria presenza di pittori europei che hanno
dipinto dal vero: oggi la riscoperta della loro arte diventa un prezioso
progetto di promozione culturale e turistica. A
Terni, una delle più importanti collezioni di dipinti appartenenti al periodo
plenarista grazie all’impegno della Fondazione CARIT. La Cascata
delle Marmore ritratta da Jean Baptiste Camille Corot e da Achille
Etna Michallon, Il Ponte di Narni sempre di Corot, sono alcuni esempi di
inestimabili opere che rappresentano una pietra miliare per quel movimento
artistico a cavallo tra il Settecento e l’Ottocento che viene oggi individuato
come quello dei Plenaristi. Una grande schiera di pittori provenienti da
molti paesi europei in quegli anni vennero in Italia attratti dal paesaggio,
dalla natura, dalle rovine romane e greche dando vita ad un grande patrimonio
artistico che con l’innovazione della pittura en plein air – quella “dal vero” –
ha fatto da premessa all’Impressionismo francese. Tra
i luoghi più amati e ammirati in quell’epoca, figura senz'altro l'area della Cascata
delle Marmore, di Piediluco, Papigno, fino alla Via
Flaminia ternana segnata nel confine verso Roma dal superbo Ponte d'Augusto
che ispirò Corot nel suo celeberrimo quadro. Promosso
dal Comune di Terni con il Comune di Narni, con il supporto della
Fondazione CARIT Cassa di Risparmio di Terni e Narni, la
collaborazione del Garden Club di Terni e l’apporto di studiosi quali Anna
Ottani Cavina e dell’artista Franco Passalacqua, che ne è stato
l’ideatore, si è venuto a creare un progetto denominato “I Luoghi ritrovati
di una Valle Incantata – Documentario, Itinerario e progetto di Museo Diffuso
dei plenaristi nella Valle del Nera” che porta all’attenzione del pubblico
e degli storici dell’arte l’esperienza della pittura en plein air. Quello
che le opere dei plenaristi regalano, sono le prime immagini a colori
dell’Italia, molti anni prima della scoperta della fotografia. Quadri che
venivano eseguiti all’aria aperta da pittori che mentre dipingevano, potevano
sentire il rumore delle acque di un fiume, il ronzio di un calabrone o il tuono
di un temporale: la natura e le bellezze del paesaggio erano protagoniste
assolute. PUNTA
SULLA PITTURA DEI PLENARISTI L’OFFERTA TURISTICO-CULTURALE DI TERNI E DELLA
VALLE DEL NERA Il
territorio della Valle del Nera presso Terni e Narni è stato uno dei centri più
importanti di questa fortunata stagione di pittura. Obiettivo del progetto – in
primis del Museo Diffuso che sarà realtà nel 2016 - sarà quello di
mantenere vivo e conservare per le generazioni future questo immenso patrimonio
storico-artistico che testimonia il passaggio dei plenaristi sul territorio. Al
contempo rappresenterà un eccezionale veicolo di attrazione e promozione
turistico-culturale. Il Museo Diffuso sarà un percorso sulle tracce di
straordinari artisti, circa un centinaio, che con i loro dipinti
hanno raccontato al mondo le bellezze dell’Italia Centrale e della valle ternana
e che a distanza di secoli possono tornare ad essere ambasciatori di questo
territorio e far sì che diventi meta di nuovi flussi di visitatori. Un
progetto, che trova forza anche nella recente decisione del MIBACT di inserire
Terni in finale per il titolo di Capitale italiana della cultura 2016-2017. “I
Luoghi ritrovati di una Valle Incantata – Documentario, Itinerario e progetto
di Museo Diffuso dei plenaristi nella Valle del Nera” consiste nella
realizzazione di un Archivio virtuale e completo delle opere prodotte
nell’Umbria del sud, che sono collocate in molti musei e collezioni private del
mondo (l’Archivio sarà concluso nel dicembre 2015 ad opera di Marcella Culatti
della Fondazione Zeri di Bologna) e il Documentario “La valle incantata”
di Franco Passalacqua che racconta la storia, i luoghi e le opere dei pittori
en plein air con lo specifico della loro azione nella valle del Nera che
rappresenta il primo lavoro audiovisivo dedicato a questa pagina della storia
dell’arte. Il documentario, già realizzato, è fruibile presso il CAOS di Terni,
il museo cittadino. I
PLENARISTI: UNA DELLE COLLEZIONI PIÙ IMPORTANTI E’ A TERNI A
rafforzare il progetto, è stata annunciata l’acquisizione da parte della Fondazione
Carit di tre importanti quadri appartenenti al periodo plenarista ad opera
di Louis Ducros e di François Keisermann che si
aggiungono alle altre già presenti a Terni. Come la celebre veduta della
Cascata delle Marmore realizzata probabilmente da P. Peter Ross nella seconda
metà del XVII secolo durante il suo soggiorno a villa Graziani presso Papigno;
la bella veduta della Cascata delle Marmore animata attribuita alla cerchia di
Claude Joseph Vernet; due Cascate assegnate ad anonimi pittori della fine del
XVII secolo; i dipinti di Carlo Bossoli (1856), Giambattista Bassi (1820). Una
Raccolta d’arte, ispirata al periodo plenarista, che grazie all'impegno della
Fondazione Carit consente alla città di Terni di ospitare una delle più
importanti collezioni del genere a livello internazionale. La
collezione è visitabile e aperta al pubblico previo appuntamento con la
segreteria della Fondazione. IL
MUSEO DIFFUSO CON L’ITINERARIO DEI PLENARISTI: UN NUOVO MODO PER SCOPRIRE LE
BELLEZZE DELL’UMBRIA Cuore
del progetto è la realizzazione di un Museo Diffuso della Pittura en
plein air (MDP) ovvero un itinerario che si snoda attraverso la
valle e le strade che gli artisti seguivano. L’itinerario – che può essere
ripercorso già da ora - interessa i luoghi dove i pittori hanno realizzato i
quadri. Tale percorso si sviluppa lungo il Fiume Nera ed interessa oltre alla
Cascata delle Marmore, altri luoghi, come Piediluco, Papigno, Narni con il
Ponte di Augusto, luoghi privilegiati dalla pittura degli artisti.
Successivamente, entro il 2016, nei punti dove i pittori hanno realizzato i
loro quadri verranno messe le riproduzioni dei dipinti. Verranno inoltre
realizzate cinque stanze museali nei luoghi più rappresentativi della pittura
en plein air, una sede orientativa alla Cascata delle Marmore e percorsi
guidati. Una
volta completato l’iter e realizzato il Museo Diffuso articolato in un percorso
di circa 20 km, il pubblico potrà a sua volta ripercorrere l’esperienza dei
plenaristi attraverso le strade che gli stessi artisti facevano per raggiungere
il loro ideale punto di osservazione. E magari sorprendersi, scoprendo che non
in rari casi il panorama è ancora oggi uguale a quello di centinaia di anni fa.
Testimonianza di come in qualche caso, nella bassa Umbria la cementificazione
non abbia avuto la meglio sulla natura e il tempo ha riconsegnato così com’è il
territorio agli occhi del moderno plenarista. Per
ripercorrere l’itinerario e in attesa della realizzazione completa del Museo
Diffuso, il turista può scaricare dal sito www.plenaristi.it - fruibile da qualsiasi device
- una mappa interattiva che riporta i principali punti di avvistamento scelti dai
plenaristi e le località che è possibile visitare. Il
progetto è sostenuto e condiviso anche dalla Soprintendenza Belle Arti e
Paesaggio dell'Umbria. Con il progetto “I Luoghi ritrovati di
una Valle Incantata si inaugura in Umbria un nuovo modo per scoprire le
bellezze del territorio: attraverso l’arte e l’esperienza emozionale degli
artisti. I
PLENARISTI
|