Alberto Rodríguez Serrano Ars Gratia Artis Venezia Venezia, Museo Fortuny 14 maggio – 5 ottobre 2025 Quella di Alberto
Rodríguez Serrano al Museo
Fortuny è la prima esperienza espositiva in Italia, il destino
ha voluto in un luogo con profondi legami al suo paese d’origine, la Spagna. Nato a Madrid nel 1988, Serrano è un artista dallo spiccato talento e virtuosismo pittorico
che vanta già una significativa presenza sulla scena contemporanea. Alberto Rodríguez Serrano esplora nuovi linguaggi visivi attraverso
un approccio sperimentale e
innovativo. Le sue opere superano i confini della pittura
classica, fondendo materia, luce e suono in una dimensione artistica immersiva
ed emozionale. La mostra al Museo Fortuny presenta una selezione delle
creazioni più significative degli ultimi anni: accanto a opere realizzate con
tecniche classiche ed esposte in modo tradizionale, trova spazio una tecnica
innovativa basata sull’uso di pigmenti luminescenti, sia fosforescenti che
fluorescenti, con cui l’artista conferisce al proprio lavoro una profondità
emotiva e una complessità materica che supera di gran lunga qualsiasi altra
opera di caratteristiche simili vista fino a oggi, che trovano un pieno
compimento durante speciali performance dell’artista, momenti in cui un raffinato
gioco di luci e ombre anima le tele, offrendo al pubblico un’esperienza
sensoriale intensa e coinvolgente. I soggetti in mostra spaziano dal mondo animale – come il toro,
simbolo di forza e metafora della natura primitiva – a paesaggi popolati da alberi
dalle foglie rosse, segni di resilienza e speranza. Le architetture della serie
Aurum, avvolte da un
velo dorato, riflettono la vita urbana trasformando la quotidianità in visioni
di splendore. In questa esposizione, in particolare, l’artista rende omaggio a
Venezia, celebrandone l’unicità, la storia e la bellezza senza tempo. Attraverso uno studio attento dei materiali e della luce,
Serrano crea un dialogo inedito con l’estetica di Mariano Fortuny. Un incontro
affascinante tra la visione di un artista contemporaneo e l’eredità di uno dei
grandi maestri del Novecento. La mostra è articolata in tre sezioni, a loro volta legate a tre
ai tre temi principali attorno a cui si articola il suo lavoro. La prima riguarda i tori
in quanto simbolo di forza. “I tori - afferma l’artista - sono
animali che hanno origine nella storia più profonda della terra spagnola, della
mia terra." Creature potenti e nobili, piene di carattere, incarnano le
stesse qualità che l'artista cerca di esprimere nei suoi dipinti. Il suo obiettivo
è catturare l'animale in movimento, nel suo stato più puro di vitalità e
naturalezza, conferendo alla tela il coraggio e l'essenza primordiale del toro
stesso. Con il suo sguardo penetrante e la sua forma imponente, il toro diventa
una metafora della natura selvaggia, di quella forza primordiale e indomita che
ci ricorda che la vita non è solo un viaggio verso la calma, ma una sfida
continua. La seconda si concentra invece attorno ai paesaggi, sia naturali (in
cui la natura rappresentata riporta alla forza resiliente della natura, alla
sua capacità di esprimere speranza, bellezza inaspettata ed equilibrio tra
sentimenti opposti) che legati direttamente a Venezia, città con cui Serrano ha
un profondo rapporto e di cui immortala non solo la visibile magnificenza, ma
anche la sua anima: la danza tra luce e ombra, la serenità delle sue acque in
contrasto con il trambusto delle sue strade, l'immobilità della sua storia
giustapposta alla vivacità della vita contemporanea. Queste opere incarnano
l'essenza di Venezia, fondendo la sua iconica architettura con la bellezza dei
suoi paesaggi urbani. Create in omaggio alla Biennale di Architettura, queste tele
celebrano la città come spazio di creatività, innovazione e tradizione,
riflettendo il suo inconfondibile fascino e il dinamico rapporto tra antico e
moderno. Venezia, nel suo mistero e nella sua fragilità, è sempre stata una
fonte inesauribile di ispirazione per coloro che cercano la bellezza sia
nell'effimero che nell'eterno. Infine la terza sezione, Aurum, presenta paesaggi realizzati con
foglia d'oro a 22 carati. Fondendo l'immobilità degli elementi con il bagliore celestiale
dell'oro, l'opera diventa una danza tra modernità e luce eterna. Ogni edificio
e ogni strada sono avvolti da uno strato d'oro, riflettendo l'essenza della
vita urbana e trasformando il quotidiano in una scena di grandezza. Con l'uso
della foglia d'oro, Serrano eleva la struttura e le ombre dell’architettura
italiana al regno del sublime, mentre la città, vibrante e dinamica, si fonde con
una luminosità che trascende il passare del tempo. Museo Fortuny San Marco, 3958 30124 Venezia Tel. +39 041 5200995 |