Dopo 32 anni di attività, si apre una nuova era per il Sincrotrone: inizia l'installazione di Elettra 2.0
Dopo 32 anni di
operatività, 160.000 ore di luce fornite e quasi
12.000
esperimenti eseguiti, che hanno portato a circa 10.000 articoli
scientifici peer-reviewed, la macchina di luce Elettra è stato
spenta il 2 luglio 2025 per l’ultima volta. Un
momento simbolico che segna la chiusura di una fase storica e che ne inaugura
un'altra con l'inizio dell'installazione dei componenti della nuova macchina
di luce Elettra 2.0 al posto di quelli di Elettra. La nuova
infrastruttura, realizzata con un investimento pubblico di quasi 200 milioni di euro,
è basata su un anello di accumulazione di quarta generazione, che garantirà
prestazioni significativamente superiori in termini di
stabilità, brillanza, coerenza e precisione dei fasci di fotoni. L’avvio della
nuova macchina di luce è previsto nel 2026 e i primi utenti esterni sono attesi
a partire dall’inizio del 2027. Elettra
2.0 fornirà fasci di luce fino a 1.000 volte più brillanti, con una coerenza 60
volte superiore, resa possibile da una riduzione dell’emittanza del fascio di
50 volte rispetto all’attuale macchina. La nuova sorgente fornirà fotoni più
stabili, focalizzati e coerenti, con energie fino a 120 keV ad un massimo di 32 stazioni
sperimentali, di cui 20 riconfigurate a partire dalle 28
beamline ch'erano operative su Elettra e 12 completamente nuove, progettate per rispondere
alle esigenze emergenti nei settori dei materiali funzionali, dei dispositivi quantistici,
della catalisi, della biologia strutturale, dell’imaging biomedico e della
fisica della materia condensata. La nuova
macchina sfrutterà un layout con multi-bend achromat, che garantirà eccellente
stabilità e prestazioni ottiche, e sarà dotata di ondulatori in vuoto, magneti
curvanti superconduttivi ad alto campo, nuovi sistemi di manipolazione campioni
e rivelatori ad alte prestazioni. A
supporto della ricerca, saranno attivi anche 12 laboratori specialistici, che
continueranno a servire la ricerca internazionale anche durante il "dark
period" dedicato all'installazione di tutti i componenti
della nuova macchina di luce, insieme al laser ad elettroni liberi FERMI che continuerà a
operare regolarmente durante l'intero periodo. Elettra
2.0 continuerà a valorizzare le importanti collaborazioni attive con partner
nazionali e internazionali. Elettra
Sincrotrone Trieste, collocata all’interno del parco scientifico e tecnologico
Area Science Park, presenterà ufficialmente il progetto domani, martedì 8 luglio 2025, con
un incontro rivolto a istituzioni, stakeholder e stampa. Il
programma prevede: ore 11:00
– Visita al cantiere di Elettra 2.0 per un numero limitato di Autorità e
Partner ore 11:30
– Presentazione ufficiale del Progetto nella zona museale della sala
sperimentale FERMI, con interventi di autorità regionali e di esponenti dei
partner scientifici nazionali, in presenza di una rappresentanza dei
ricercatori e tecnici che operano nell'ambito del progetto. Un
commento del Presidente e Ad Prof. Alfonso Franciosi: “Con
Elettra 2.0 costruiamo una nuova infrastruttura pensata per supportare la
ricerca del futuro. Grazie a una luce molto più brillante e coerente, potremo
osservare i materiali nella loro struttura più intima, sviluppare tecniche
avanzate come la ptychography, la spettroscopia risolta in spin e l’imaging ad
alta risoluzione. Misure che prima richiedevano ore potranno ora essere
completate in pochi minuti, con un livello di dettaglio e di precisione molto
maggiori. La nuova macchina sarà al servizio di una comunità scientifica ampia
e interdisciplinare: dai materiali per l’energia alle tecnologie quantistiche,
dalla catalisi alle biotecnologie. Ad esempio con SYRMEP Life Science,
offriremo strumenti d’avanguardia per la medicina traslazionale, inclusa la
possibilità di analisi ad alta risoluzione su pazienti per la diagnostica delle
patologie polmonari. Elettra 2.0 sarà uno strumento competitivo a massimo
livello internazionale, accessibile, aperto e progettato per affrontare le
grandi sfide della scienza e dell’innovazione.” |