Studenti italiani da Alessandria, Genova
e Mantova a ISEF negli USA Scelti
con il concorso I giovani e le scienze di FAST, portano tre progetti alla più
grande competizione mondiale degli allievi delle scuole superiori 8 maggio 2025 Tutto
comincia nel 1989: la Direzione generale ricerca della Commissione europea
sceglie la FAST-Federazione delle associazioni scientifiche e tecniche come National
organizer per l’Italia di EUCYS-European Union Contest for Young Scientists. Da
qui inizia l’avventura della manifestazione I giovani e le scienze, che di anno
in anno ha premiato giovani eccellenti e ha costruito relazioni con le
principali organizzazioni all’estero con le stesse finalità. Tra queste la più
importante è Regeneron ISEF-International Science and engineering Fair, che
festeggia la 75a edizione. Dal 10 al 16
maggio sei studenti portano tre progetti a Columbus, Ohio, USA; competono con
circa 2.000 coetanei da 70 paesi dei 5 continenti. La sfida è nell’ambito delle
applicazioni STEAM (scienza, tecnologia, ingegneria, arte e matematica). In
palio più di 8 milioni di dollari. I sei
portabandiera italiani sono: Nicola Trucco (2009) della Scuola Germanica di
Genova; Tommaso De Santa, Francesco Petralia e Paul Vasile Ples, tutti del
2007, dell’ITIS Alessandro Volta di Alessandria; Andrea Bellini e Manuel Vanoni
del 2006 provenienti dall’IS Enrico Fermi di Mantova. “I finalisti
italiani nelle varie edizioni di ISEF hanno spesso conseguito risultati
lusinghieri“ commenta il presidente della FAST Rinaldo Psaro. “Nel 2017 a Los
Angeles Valerio Pagliarino ha ottenuto premi per 66.500 dollari, compreso uno
dei tre grandi riconoscimenti finale di $ 50 mila” puntualizza il segretario
generale Alberto Pieri. I tre
progetti scelti per ISEF a Columbus: Radioattività
ambientale e variabili meteorologiche: relazioni statistiche e machine learning
Nicola
Trucco (2009), Scuola Germanica di Genova Dopo la sua
scoperta nel 1896 da parte di Antoine Henri Becquerel, la radioattività ha
avuto un grandissimo impatto sull’uomo. Essa ha cambiato il nostro modo di
vivere, il nostro modo di pensare ed è stata una delle più grandi scoperte
dell’umanità. In realtà l’uomo è immerso da sempre nelle radiazioni naturali.
Diversi isotopi radioattivi, tra cui radon e carbonio-14, si trovano nel
contesto in cui viviamo e causano quella che viene definita radioattività
ambientale. L’obiettivo di Nicola in questo progetto è studiare questo tipo di
radioattività, osservare come essa si evolve nei mesi, cosa la influenza e se
sia possibile stimarla attraverso un modello di intelligenza artificiale. Per
raggiungere questo scopo il giovane costruisce strumenti di misura in grado di
raccogliere dati sia sulla radioattività, sia sulla temperatura, la pressione e
l’umidità. Usa strumenti statistici e di elaborazione dei segnali per scoprire
che l’impatto delle variabili meteorologiche sulla radioattività è forte ma
non è costante: cambia enormemente al passare dei mesi. Osservazioni analoghe
sono presenti in lavori scientifici già pubblicati. Usando modelli di machine
learning, Nicola riesce a stimare con buona precisione i valori della
radioattività, a partire da quelli delle tre variabili meteorologiche. Sebbene
questo funzioni per periodi di tempo limitati a pochi giorni, dimostra che è
possibile farlo e che utilizzando la Gaussian process regression (un modello
adatto a problemi con elevata incertezza) funziona bene. Si tratta di un
risultato importante perché la possibilità di stimare la radioattività partendo
da variabili meteorologiche non è mai stata dimostrata in precedenza. HYDROCULT
Tommaso
De Santa (2007), Francesco Petralia (2007), Paul Vasile Ples (2007), I.T.I.S.
A. Volta, Alessandria HYDROCULT
mira a trosformare l’energia cinetica generata dal passaggio delle automobili
in energia utile per produrre idrogeno molecolare, eliminando l’uso di batterie
e garantendo un impatto ambientale pari a zero. Attraverso un sistema chiamato
“press bump”, l’energia di movimento delle auto viene convertita in energia
elettrica; questa alimenta un sistema elettrolitico capace di scindere l’acqua
in idrogeno (H2) e ossigeno (O2). L’idrogeno e l’ossigeno prodotti vengono poi
stoccati in serbatoi specifici: al graphene per l’idrogeno e ai MOF per
l’ossigeno. In particolare l’idrogeno così prodotto alimenta celle a
combustibile (“Fuel Cell”) per generare energia elettrica necessaria ad
alimentare le colonnine. Il sistema è
autosufficiente, sostenibile e completamente ecologico, eliminando la
dipendenza da batterie tradizionali. In prospettiva futura, HYDROCULT potrebbe
evolversi per offrire non solo energia elettrica per le auto, ma anche la
possibilità di rifornirle direttamente di idrogeno, ampliando ulteriormente il
suo potenziale di utilizzo e contribuendo alla diffusione di veicoli a idrogeno
come alternativa pulita e sostenibile. CaPo:
Protection and prevention La soluzione innovativa per la
protezione dei tuoi pannelli fotovoltaici Andrea
Bellini (2006), Manuel Vanoni (2006), I.S. Enrico Fermi, Mantova Il progetto
CaPo rappresenta una soluzione rivoluzionaria per la protezione dei pannelli fotovoltaici
dai danni causati dalla grandine. I pannelli fotovoltaici sono fondamentali per
la produzione di energia pulita e sostenibile, ma sono vulnerabili agli eventi
meteorologici estremi. CaPo offre una copertura mobile che si attiva
automaticamente in caso di grandine, proteggendo i pannelli senza
compromettere la loro efficienza energetica. Grazie a
materiali innovativi e a un sistema automatizzato, CaPo garantisce una protezione
efficace e duratura. La copertura si attiva solo quando necessario, riducendo
al minimo il consumo energetico e i costi operativi. Inoltre, l’integrazione
con sensori e previsioni meteo permette al sistema di agire in modo preventivo
e affidabile. CaPo non
solo protegge i pannelli solari, ma contribuisce anche alla sostenibilità
ambientale, riducendo la necessità di sostituire i pannelli danneggiati e
minimizzando i rifiuti elettronici. Questo progetto rappresenta un passo
avanti nel settore delle energie rinnovabili, promuovendo un futuro più
resiliente e rispettoso dell’ambiente. Ufficio
stampa EC Partner Mail: cinziaboschiero@gmail.com Cell.
3389282504 |